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Tour da Rabat

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Tour da Rabat

Nel X secolo gli Omayyadi di Cordova, o i loro alleati berberi Zenata nella regione, fondarono un ribat o monastero/avamposto fortificato in quest’area, per difendersi dai berberi Barghawata che avevano stabilito uno stato kharijita a sud.[17] Questo ribat si trovava molto probabilmente sullo stesso sito dell’attuale Kasbah degli Udaya, ma la sua posizione non è stata confermata dagli storici.[17] 

Intorno al 1030, una nuova città chiamata Salā (l’attuale Salé) fu fondata sul lato opposto del fiume (il lato nord) dalla famiglia Banu ‘Ashara.[18][19]

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Uno degli ultimi emiri almoravidi, Tashfin ibn Ali (r. 1143–1145) costruì un nuovo ribat sul sito dell’attuale kasbah come parte dei suoi sforzi per trattenere gli Almohadi.[17]

 

[20]

Gli Almohadi sconfissero comunque gli Almoravidi e distrussero il ribat poco dopo.[21] Nel 1150 o 1151 il califfo almohade Abd al-Mu’min costruì una nuova kasbah (cittadella) per sostituire l’ex ribat, all’interno della quale inserì un palazzo e una moschea.[21] [22] [20] 

Questa kasbah almohade corrisponde all’attuale Kasbah degli Udaya (che fu ampliata in periodi successivi).[20] Abd al-Mu’min fece scavare anche un canale sotterraneo per deviare una fonte d’acqua in questo luogo, consentendo futuri insediamenti e urbanizzazioni nell’area.

[20] Il sito divenne un punto di sosta militare per gli eserciti almohadi che partivano per le campagne ad Al-Andalus.[21]

Il califfo almohade Abu Yusuf Ya’qub al-Mansur (r. 1184–1199) intraprese un ambizioso progetto per costruire una nuova capitale imperiale fortificata, chiamata al-Mahdiyya o Ribat al-Fath, sul sito di quella che oggi è la medina (città vecchia) di Rabat, con nuove mura che si estendono su una vasta area oltre la kasbah.

[20][23]

Questo progetto prevedeva anche la costruzione di un’enorme moschea (i cui resti includono la Torre Hassan) e di nuove grandi porte come Bab er-Rouah e la porta principale della kasbah, ora conosciuta come Bab Udaya o Bab al-Kbir.

Dopo la morte di al-Mansur nel 1199 la moschea e la capitale rimasero incompiute e ai suoi successori non mancarono né le risorse né la volontà di terminarle.[20] La nuova città non fu mai completamente abitata e il sito fu praticamente abbandonato.[24][21]

Durante il periodo della dinastia Marinide (dal XIII al XV secolo), la città di Salé dall’altra parte del fiume divenne più importante degli insediamenti della riva sud.[21] [17] [24] Nel 1515 Leone Africano riferì che Rabat era diminuita così tanto che rimanevano solo 100 case abitate.

necessario] I Marinidi costruirono una Grande Moschea in quella che oggi è la medina di Rabat e sul vicino sito di Chellah (l’antica Sala) costruirono una necropoli reale per la loro dinastia.[24]

 

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